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Cinque personaggi famosi che si sono fatti cremare.

La cremazione, quel processo irreversibile che riduce il corpo in cenere, ha origini molto antiche. Sebbene sparì quasi completamente in seguito all’avvento del cristianesimo (poiché contrastava con la credenza della Resurrezione) essa era praticata, così come l’inumazione, da etruschi e romani.Nel corso del XIX, associazioni di liberi pensatori, in netto contrasto con la posizione della Chiesa, iniziarono a propagandare la cremazione e sebbene in contrasto con le credenze religiose, con il tempo, questa pratica iniziò a diffondersi al punto da essere accettata, nel corso “Concilio Ecumenico Vaticano II” del 1964, come “alternativa ai sistemi tradizionali di sepoltura”.La cremazione è una pratica, oggi, molto diffusa e gente comune così come personaggi famosi, la scelgono.
Tra i personaggi celebri che han deciso di farsi cremare vi è John Fitzgerald Kennedy Jr, figlio del presidente John Fitzgerald Kennedy. Morto nel luglio del 1999, in seguito ad un incidente aereo avvenuto al largo delle coste di “Martha’s Vineyard”, fu cremato (insieme a quello della compagna Carolyn Bessette, e della cognata).  Dopo la cerimonia, svoltasi sul cacciatorpediniere “Briscoe”, tra “corone di fiori bianchi, gialli e rossi”
e bandiere a stelle e strisce, le ceneri del giovane, e sfortunato, rampollo Kennedy, sono state gettate nelle acque dell’oceano Atlantico, proprio dove il suo Piper Saratoga si era inabissato.Tra i grandi attori americani, l’ultimo, in ordine di tempo, a scegliere la cremazione, è stato Robin Williams. L’indimenticabile protagonista de L’attimo fuggente, morto suicida il 12 agosto del 2014, è stato cremato e, come aveva disposto nelle sue ultime volontà, le sue ceneri sono state disperse al largo di “Marin County”, nella scenografica baia di San Francisco, in California.Le più tranquille acque del Mar Egeo, invece, custodiscono le ceneri della divina Maria Callas. Scomparsa il 16 settembre 1977, la più grande Soprano del Novecento, venne cremata come lei stessa aveva chiesto (“Fai spargere le mie ceneri nel mare Egeo. Abbraccerò il mio Aristo attraverso il mare…”). Un paio d’anni dopo la sua misteriosa morte, il 5 giugno 1979, il ministro della cultura greco, Dimitrios Nianis, sparse le sue ceneri nei pressi di Capo Sunion.

In Italia, uno dei primi personaggi politici a scegliere la pratica della cremazione fu Antonio Gramsci. Il fondatore del Partito Comunista Italiano, scomparso a causa di un’emorragia cerebrale il 27 aprile 1937, venne cremato e, dopo il funerale (a cui parteciparono solo il fratello e la cognata), le sue ceneri trovarono posto nel cimitero del Verano, anche se, dopo circa una anno, furono trasferite nel “Cimitero acattolico di Roma“, nel Campo Cestio.

Tra i grandi artisti italiani che hanno espresso, come ultima volontà, il desiderio di essere cremati vi è Fabrizio De André. Scomparso l’11 gennaio 1999, a causa di un male incurabile, il cantautore degli ultimi, venne cremato il giorno dopo i funerali celebrati nella “Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano”, a Genova e le sue ceneri, attualmente, nella tomba di famiglia, nel cimitero di Staglieno.

La cremazione, oggi, in Italia, è disciplinata dal “Regolamento di Polizia Mortuaria D.P.R. 10/09/1990 n. 285″, dalla “legge 30 marzo 2001, n. 130 – Disposizioni in materia di cremazione e
dispersione delle ceneri” e dai diversi aggiornamenti in materia. Se un tempo per poter essere cremati era necessario essere iscritti ad una “Società’ di cremazione”, oggi, può bastare la “disposizione testamentaria del defunto” o la semplice richiesta avanzata dal coniuge o da un parente. La domanda dovrà essere presentata all’ “Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza o in quello in cui è avvenuto il decesso”.
La dispersione delle ceneri è vietata nei centri abitati, ma è consentita, come stabilito dalla normativa in vigore, solamente in “aree a ciò appositamente destinate all’interno dei cimiteri o in natura o in aree private; la dispersione in aree private deve avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari”.